Al fine di sopperire alla mancanza di personale e avendo deciso di aggiungere 14 posti letto Covid presso l’ospedale di Città di Castello, otto per le degenze ordinarie e sei semi intensive, la Regione arriva a chiudere le chirurgie di tre ospedali territoriali, penalizzando così oltre 200 mila cittadini che vivono nei comprensori di Assisi, Trasimeno e Umbertide. Siamo ormai di fronte a scelte che lasciano davvero attoniti, che preoccupano e indignano i cittadini e gli operatori della sanità, perché compiute dagli stessi amministratori regionali che a suo tempo non hanno voluto procedere con le dovute assunzioni e adesso si ritrovano, ancora una volta, a dover tirare una coperta rimasta troppo corta per tutti. Questa volta sono stati sacrificati gli ospedali di Assisi, Castiglione del Lago e Umbertide ma di questo passo non può essere esclusa la progressiva paralisi dei servizi erogati dal resto della rete ospedaliera territoriale. Se il trasferimento, in mobilità d’urgenza, di 13 infermieri e otto operatori socio-sanitari presso l’ospedale di Città di Castello arriva a comportare la chiusura di tre chirurgie, significa che, di questo passo, il sistema territoriale non sarà più in grado di continuare a dare risposte alla domanda di salute dei cittadini. Chiediamo pertanto di rivedere tale decisione e di procedere subito con assunzioni straordinarie a tempo determinato e con mobilità straordinarie che non arrivino a mettere a rischio i servizi essenziali come quelli chirurgici.
Simona Meloni – Capogruppo Pd in Consiglio regionale