“Per noi la battaglia contro la violenza di genere è una questione fondamentale. Dobbiamo fare molto di più. Anche a seguito della grande mobilitazione dello scorso anno, non abbiamo visto riposte sufficienti: non basta la repressione, serve la prevenzione. Va fatto molto di più sul versante dell’educazione. La violenza di genere è un fenomeno strutturale nella nostra società che discende da una cultura patriarcale ed è proprio per questo che occorre agire sull’educazione”. Elly Schlein apre con queste parole la conferenza stampa della Conferenza delle Democratiche sulla violenza di genere.
“Non è mai colpa delle vittime – ha sottolineato Schlein – ma dell’aggressore e noi come Pd abbiamo presentato molte proposte in manovra sulla violenza di genere. Abbiamo provato a lavorare in dialogo con la maggioranza ma non è stato possibile, perché la maggioranza voleva inserire alcuni punti irricevibili in contrasto con la convenzione di Istanbul, dopo le dichiarazioni inaccettabili di Valditara, sostenute dalla presidente Meloni. Speriamo, però, che in Parlamento si possa costruire una convergenza di fronte a un’emergenza per il Paese”.
Con la portavoce delle Democratiche, Roberta Mori, il capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia, e Cecilia D’Elia, Valentina Ghio, Valeria Valente, rispettivamente Vicepresidente, Vicecapogruppo e componente Pd nella Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, il Pd ha presentato le proprie proposte per il contrasto alla violenza di genere. Perché il 25 novembre non può essere un solo giorno all’anno, ma il primo dei 365 contro la violenza di genere.