È arrivato il tempo di un nuovo Partito Democratico

PDCdP

L’Assemblea nazionale del Partito democratico si è aperta con l’elezione di Valentina Cuppi Presidente dell’Assempblea PD.

“Una giovane donna, un’amministratrice, sindaca di Marzabotto, città Medaglia d’Oro della Resistenza. È un simbolo del PD che vogliamo costruire: quello di un partito aperto e vicino alle persone”, ha dichiarato il segretario Nicola Zingaretti, proclamando la nuova Presidente.

Appena eletta Valentina Cuppi ha ribadito nel suo intervento: “La memoria non risiede solo in luoghi fisici, è il motore dell’azione di tutti coloro che oggi prendono parte, prendono posizione e lottano per l’eguaglianza, per l’universalità dei diritti. Sono le partigiane e i partigiani di oggi”.

Il segretario poi ha aperto i lavori dell’Assemblea con una relazione che è stata approvata all’unanimità. I punti salienti hanno abbracciato diversi ambiti: dall’emergenza del contenimento del coronavirus nel Paese, alla tenuta del governo, al Piano per l’Italia come insieme di proposte del PD da tramutare in azione di governo.

Sull’emergenza coronavirus Zingaretti è stato chiaro: “E’ il tempo della scienza, della generosità, è il tempo di organizzarci ma soprattutto è il tempo dell’unità del Paese per fronteggiare l’emergenza del Coronavirus. Arrivi da questa Assembela l’abbraccio alle famiglie delle prime due vittime italiane e a quelle donne, bambine e bambini e agli uomini che si stanno curando. Tra poco sarà qui uno dei medici dello Spallanzani – ha annunciato – perchè molti stanno guarendo e questo è un segno di speranza”.

Ha poi commentato le polemiche di questi giorni, interne alla maggioranza di governo dichiarando : “Non devono distrarci dal cuore dei problemi.Queste giornate politiche restano complesse, turbolente, siamo qui per dire le nostre cose, molto più uniti del passato, abbiamo dato ascolto alle piazze del nostro popolo: andiamo avanti uniti e combattivi. Si deve costruire e dare speranza a questo Paese, in molti fuggono da questo obiettivo. Noi no, noi non vogliamo fuggire. E’ un errore picconare sempre, cercare sempre avventure che soddisfano qualcuno ma che non fanno bene al Paese”.

“La destra non è la soluzione, sono i più bravi a cavalcare i problemi e i peggiori a risolverli. Noi siamo altro, amiamo la nostra patria e ne vediamo le immense potenzialità e l’urgenza di cambiare. Facciamo nostra quella bellissima esortazione del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: l’Italia ce la farà. E lo diciamo agli italiani. Ora serve la forza della politica, la forza del riformismo. Esistiamo proprio per questo: per chiamare l’Italia a combattere. E quando diciamo meno polemiche e più fatti, lo diciamo perché vediamo il rischio di una resa”.

Sui segnali positivi dell’azione di governo e sulle proposte del PD, tanti i segnali positivi: “Ogni volta che la destra perde, gli italiani guadagnano miliardi di euro per l’equità e gli investimenti. L’abbassamento dello spread è il segnale inequivocabile di questa differenza, da settembre a oggi abbiamo risparmiato quasi 5 miliardi di euro, sono scesi i tassi sui mutui ed è merito di questo governo aver rafforzato i bonus per gli asili nido”.

“E’ merito del governo aver evitato l’aumento dell’Iva, aver aumentato il netto in busta paga. Ma vogliamo essere protagonisti di una ampia riforma fiscale. Ecco perchè siamo stati dentro questo governo a testa alta, ma il governo deve essere più unito, ambizioso e coraggioso.

“Non lo considero un governo amico, ma il nostro governo”, ha poi sottolineato: “Ora questo governo ha il dovere di accelerare, superare incertezze. E lo dico agli alleati: non accetteremo temporeggiamenti furbeschi per rallentare l’azione dell’esecutivo”.

Altro argomento fondante: i decreti sicurezza. “Superare senza se e senza ma i decreti propaganda dell’ex ministro Matteo Salvini. Basta subalternità”, ha detto. “Perchè di sicurezza in quei decreti Salvini non c’è assolutamente nulla. Sono decreti approvati per la paura non per la sicurezza. I nostri decreti – ha chiarito – dovranno essere azioni non subalterne alla visione delle destre, ma una nostra idea della sicurezza”.

In fine Zingaretti auspicando un ‘rinnovamento radicale del PD’,  ha annunciato: “Abbiamo dato al tesseramento il titolo ‘Oggi per un domani‘. Vi propongo oltre al rilancio del partito, una fase costituente che vada oltre noi. Iniziamo a ricostruire un tessuto civile e democratico che oggi è troppo debole. Questa ambizione non deve sfociare in una tendenza onnivora, in una cannibalizzazione. A noi serve un Pd forte, aperta e una democrazia partecipata e ricca. Non dobbiamo aver paura di un processo politico, non è una fuga dalla realtà quotidiana. Un appuntamento sull’Italia. Non abbiamo visto le sardine? Noi dobbiamo entrare in sintonia con quella voglia di partecipare”.

Al termine degli interventi dall’ Assemblea PD, l’ok al percorso per nuovo campo progressista

“L’Assemblea nazionale del PD ha approvato la relazione introduttiva e le conclusioni del segretario Nicola Zingaretti, “quale contributo di idee all’avvio di un percorso di confronto aperto e partecipato con la società italiana – si legge nel documento conclusivo -, con l’obiettivo di coinvolgere le cittadine e i cittadini nella definizione del Manifesto per l’Italia e per la costruzione di un nuovo campo progressista e democratico. L’Assemblea nazionale del Partito democratico da’ mandato al segretario nazionale e alla segreteria nazionale di attivare il percorso di coinvolgimento convocando a breve la Direzione nazionale per le deliberazioni conseguenti”.


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