Agorà Democratiche, la carta dei valori

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La Carta dei Valori

La possibilità di ricostruire l’Italia finalmente c’è. Ma per farlo serve uno sforzo di riflessione comune sulla direzione che vogliamo dare al Paese e sul rinnovamento e rafforzamento della nostra democrazia.

La ripartenza ci mette infatti davanti a un bivio. Dovremo scegliere tra il ritorno a un “passato” segnato da squilibri, ingiustizie, inefficienze, e la costruzione di un “dopo” dove accesso ai saperi e nuova solidarietà internazionale possono condurre a un sentiero di libertà, dignità, sicurezza.

Le Agorà Democratiche vogliono essere il luogo per immaginare e costruire questo “dopo”, per restituire a tutte e tutti il “diritto al futuro”. 

Vogliamo iniziare questo percorso insieme a tutte le persone che condividono l’obiettivo di espandere le libertà personali dentro società aperte e giuste, dove l’economia si ricongiunga alle relazioni umane e al rispetto della dignità di ciascuno.

Può quindi diventare cittadino delle Agorà chiunque:

  1. Sente propri i valori scolpiti nella Costituzione repubblicana e nella Carta europea dei diritti fondamentali. Democrazia e libertà sono conquiste che non possono essere date per scontate, per questo non è tollerabile la posizione di chi prende a modello regimi autoritari o autocratici.
  2. Riconosce l’esigenza di un nuovo modello di sviluppo, per dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Le battaglie per l’ambiente, per i diritti sociali, per la salute e per lo sviluppo dei territori devono essere collegate tra loro all’interno di un quadro comune, per superare lo scontro tra chi è preoccupato dalla fine del mondo e chi è preoccupato dalla fine del mese.
  3. Trova ingiustificate e immorali le distanze e le disuguaglianze della nostra società: tra ricchezza e miseria, tra le generazioni, tra i territori, tra chi un lavoro lo ha e chi ne è privo, tra chi può studiare e chi quella risorsa si vede negata; e, soprattutto, tra i generi, in una “guerra” mai conclusa per il controllo sul corpo e l’autonomia delle donne.
  4. Vuole vivere in una società che riconosce pari diritti e opportunità a tutte e tutti, proteggendo chiunque da ogni atto di discriminazione, odio o violenza. Mai e in nessun caso una persona dovrebbe sentirsi svantaggiata o minacciata a causa di orientamento sessuale e identità di genere, luogo di nascita, credo religioso, origini o stili di vita.
  5. Guarda con speranza a una più ampia e più forte cooperazione internazionale per affrontare le minacce globali, dal cambiamento climatico, all’impatto delle nuove tecnologie, passando per il contrasto ai paradisi fiscali. Nell’ultimo decennio, le prime risposte concrete a queste sfide non sono arrivate da nazionalismi e protezionismi, ma dagli accordi raggiunti a livello internazionale. È questa la strada che dobbiamo continuare a seguire, forti del nostro ancoraggio alla dimensione europea.

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